Spreco di denaro pubblico, assunzioni clientelari, bilanci falsificati (2011 e 2012), stipendi e consulenze d'oro: alcuni dei motivi della bancarotta fraudolenta della Casa della Divina Provvidenza con sedi a Bisceglie (Bat), Foggia e Potenza. L'ente è attualmente in amministrazione straordinaria. La Procura della Repubblica di Trani ha chiuso tre anni di indagini. Dieci le persone destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare (tre in carcere, sette ai domiciliari) firmata dal gip del tribunale Rossella Volpe; nove gli arresti eseguiti dalla Guardia di Finanza di Bari, tra cui quelli di due suore della Congregazione.
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