Avevano creato un sistema di frode per percepire indebiti contributi all'agricoltura erogati dall'Agea. Per questo - secondo l'accusa - dichiaravano falsamente la disponibilità di terreni di proprietà di enti pubblici e privati che si trovano in Puglia, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, confiscati alla criminalità organizzata ed affidati ad associazioni ed enti no profit.
La scoperta è stata fatta dalla Gfd di Lecce che ha arrestato due persone ritenute a capo di un gruppo criminale che avrebbe compiuto una truffa da 800mila euro ai danni dello Stato e della Ue. Gli arrestati (ai domiciliari) sono Vincenzo Cagnazzo, agronomo 57enne di Surbo (Lecce), responsabile del "Centro di Assistenza Agricola", e Giovanni Cagnazzo agronomo con studio professionale presso la stessa sede del C.A.A., che avrebbero agito insieme con altre quattro persone.
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