"Gli errori della Regione Basilicata non possono essere pagati dalle guardie mediche. La richiesta della Corte dei Conti di recuperare 18 milioni di euro assegnati dal 2008 ad oggi a circa 500 medici lucani, per il pagamento delle indennità di rischio, deve essere sanata senza colpire gli operatori sanitari e i cittadini". Per l'eurodeputato del M5S, Piernicola Pedicini "non può passare inosservato che, secondo la Corte dei Conti, sia stata la giunta regionale capeggiata da De Filippo a sbagliare nel 2008 quando, con la delibera numero 331, ha 'illegittimamente previsto, nell'accordo integrativo regionale, le indennità aggiuntive a favore delle guardie mediche'. Pertanto è la Regione Basilicata che si deve assumere le responsabilità di quello che è avvenuto. La giunta Pittella, dopo dieci anni, non può chiedere, con tanto pressapochismo, che i medici restituiscano somme regolarmente percepite. Importi che, in alcuni casi, raggiungono anche 60 mila euro incassati in dieci anni". Per Pedicini a pagare "dovrebbe essere chi ha commesso gli errori e non i medici che hanno svolto il proprio lavoro sapendo di poter contare su quelle indennità. Si tratta di errori inaccettabili e gravi che non possono passare inosservati e per i quali occorre che venga trovata una giusta soluzione".
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