Private, costose e poco trasparenti. È la fotografia delle strutture residenziali per anziani scattata dall’osservatorio istituito dallo Spi Cgil nazionale. L’analisi è stata condotta attraverso il censimento di 4.000 strutture e 200.000 posti letto in tutta Italia, 20 delle quali in Basilicata su 53 totali presenti in regione. Il censimento, infatti, è ancora incompleto e verrà terminato entro i primi mesi del 2018.
Dall’indagine, presentata oggi a Potenza in occasione del direttivo dello Spi Cgil Basilicata, è emerso che solo il 14% delle strutture sono pubbliche e gestite direttamente dai Comuni, dalle associazioni o da consorzi ad essi legate, da aziende sanitarie o da Aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP). Il restante 86% sono invece gestite da privati, enti religiosi, onlus, Fondazioni e cooperative.
A livello economico convengono le strutture pubbliche, le cui rette massime nel 46% dei casi non superano i 60 euro al giorno (circa 1.800 euro al mese). In quelle private invece la spesa economica da sostenere è più elevata e può arrivare (nel 39% dei casi) oltre gli 80 euro giornalieri (circa 2.500 euro al mese).
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