E’ necessario attuare un piano per ridurre sensibilmente il numero dei cinghiali all'interno delle aree protette”. A sostenerlo Coldiretti Basilicata che, dopo aver incontrato gli Ambiti Territoriali di Caccia delle due province lucane, ha chiamato a raccolta ad Accettura, all’interno della sede del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, i responsabili delle aree protette nazionali e regionali presenti sul territorio per affrontare il problema. Per il direttore di Coldiretti, Aldo Mattia “per ridurre sensibilmente il numero di ungulati presenti sul territorio bisogna agire attraverso i metodi della cattura e dell'abbattimento che dovranno essere attuati entrambi e contemporaneamente." Per la confederazione agricola lucana “l’obiettivo
è quello di fare dei parchi un posto in cui possa ritornare l’uomo – ha
chiarito Piergiorgio Quarto, presidente di Coldiretti Basilicata - per allevare quelle razze autoctone della
Basilicata, come il suino nero, o coltivare varietà di grani antiche che sono
il simbolo dell’agricoltura della nostra regione”.
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